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La Dacia, antica regione che comprendeva i territori dell'odierna Romania, ha visto fiorire nei secoli precedenti all'espansione romana una cultura ricchissima, che ha raggiunto una delle sue migliori espressioni nell'arte orafa. Centoquaranta oggetti in oro e in argento, provenienti in gran parte dal Museo Nazionale di Storia a Bucarest e per la maggior parte inediti, vengono presentati al pubblico italiano in una grande mostra accompagnata da questo catalogo. Corredi tombali, monete, armi, vasellame prezioso e soprattutto gioielli - fra cui spiccano i quattro bracciali spiraliformi che, trafugati dal tesoro nazionale rumeno, sono stati recentemente recuperati sul mercato antiquario - raccontano di questa fiera popolazione barbarica, sottomessa a Roma dall'imperatore Traiano. I reperti, che coprono un ampio arco cronologico che va dall'Età del Bronzo (XVII secolo a. C.) al periodo bizantino (V-VI secolo) testimoniano l'altissimo livello qualitativo raggiunto dai Daci nella lavorazione dell'oro, in cui il linguaggio autoctono si mescola alla rielaborazione di elementi derivati dalle cultura greca e romana con cui nel tempo essi vennero a contatto.